venerdì 6 aprile 2007

Il tredicesimo piano

Io penso, dunque sono

Titolo originale: The Thirteenth Floor
Regia: Josef Rusnak
Anno: 1999
Produzione: USA/Germania
Durata: 100 min.
Genere: fantascienza
Voto: 7,5

A volte sembra che siano i film a scegliere noi e non il contrario...
Mi trovavo a Parma, MrBlu mi ha chiamato dalla cassa del Mediaworld - io ero distante qualche metro e non ho capito subito se si stesse rivolgendo a me - e mi stava chiedendo, gesticolando, cosa ne pensassi di questo film... io chiesi "parli con me?"... lui: "si"... "e che ne so io, non l'ho mai visto... mi sa di vaccata... si, vabbè costa 6 euro, però io non lo comprerei".
Una settimana dopo - cercavo informazioni su Matsumoto (il creatore di Capitan Harlock) e mi ricordavo di aver visto qualcosa su un almanacco della fantascienza di Nathan Never - sbirciando nella mia libreria ho trovato, per caso, nello stesso volumetto, una mini-recensione de "Il tredicesimo piano"; l'autore del testo ne tesseva le lodi insieme ad altre due pellicole uscite nello stesso periodo: Matrix ed Existenz.
Il giorno dopo, il dvd di questo film mi è capitato tra le mani mentre gironzolavo tra le bancarelle di Piazza Colombo, a 5 euro.
E' logico che lo abbia comprato: troppi metafisici segnali nel giro di così poco tempo, perché potessero essere ignorati...
Una volta visionato non posso che ritenermi pienamente soddisfatto. Non è un film perfetto e lo testimoniano in particolare alcuni buchi nella sceneggiatura - non entro nello specifico perché dovrei "spoilerare" troppo - ma glielo si perdona. Alcuni colpi di scena sono abbastanza intuibili e qualche approfondimento in più sulla coscienza dell'uomo non avrebbe guastato (insieme, forse, all'aggiunta di una manciata di minuti), però nel complesso il prodotto risulta ben realizzato e la storia molto coinvolgente.
Douglas Hall (Craig Bierko) e Hannon Fuller (Armin Mueller-Stahl), grazie ad anni di lavoro su tecnologie modernissime, riescono a ricreare una simulazione particolarmente realistica della Los Angeles del 1937. I confini tra realtà e gioco virtuale si fanno però pericolosamente sottili...
Molti - ho letto - l'hanno paragonato a Matrix, ma è proprio su questo che vorrei spendere due parole in più: entrambi i film sono usciti nel 1999 (anzi, il tredicesimo piano ha anticipato il cult dei fratelli Wachowski di qualche mese), di conseguenza è improbabile che si siano copiati a vicenda, inoltre il lavoro del quasi sconosciuto (almeno in Italia) regista tedesco Josef Rusnek è tratto da un romanzo - Simulacron 3 - scritto da un certo Daniel Galouye, addirittura nel 1973. Se qualche similitudine la si vuole per forza trovare, forse, vien più da pensare all'Existenz di Cronenberg, dove si confondono i confini tra mondo reale e mondo virtuale, ma anche in questo caso, vista la quasi contemporaneità dell'uscita dei due film, non si può parlare di "plagio".
L'unica pellicola che viene esplicitamente omaggiata da Rusnek è, probabilmente, Blade Runner. I personaggi virtuali del tredicesimo piano, nella loro presa di coscienza, ricordano molto i replicanti di Scott (o di Dick). Senza contare, poi, che l'appartamento di Hall assomiglia vagamente a quello di Deckard.
In definitiva, un buon thriller fantascientifico che, grazie anche alla ricostruzione di una Los Angeles degli anni '30, si tinge spesso anche di noir, e che un buon amante del genere non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Dispiace davvero che alla sua uscita nelle sale sia passato quasi inosservato e dispiace maggiormente che molti critici (o presunti tali) lo snobbino, definendolo un "miscuglio poco riuscito di fantascienza di ben altro livello, tra cui spicca il più affascinante Matrix".
Io stesso, che all'epoca dell'esplosione del fenomeno Matrix, rimasi estasiato da quella che consideravo una pellicola rivoluzionaria, una volta per tutte, smetterei di idolatrare quello che, in fin dei conti, è solo un buon film di fantascienza... e se non siete d'accordo con me... "Dark City" docet...
Recensione pubblicata anche su dvd forum

Davide Battaglia

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come tanti ho amato tantissimo Matrix e Blade Runner ma questo film non l'ho mai visto ne tanto meno sentito... comunque ci sono tutti i presupposti per vederlo!
Ti saprò dire...quando me lo presti?
Simona

Overdrive ha detto...

E' un film che merita!
Ogni scusa è buona per chiedermi film in prestito... :D lol

Anonimo ha detto...

L'ho visto ieri e mi posso ritenere soddisfatto. E' un buon fanta-thriller anche se, come hai scritto nella recensione, pecca di qualche buco nella sceneggiatura; e probabilmente una decina di minuti in più avrebbero fatto solo che bene alla pellicola.
Merita sicuramente una ulteriore visione per carpirne qualche particolare, qualche passaggio che, a me personalmente - con i diversi spostamenti temporali - è sfuggito nella prima...

Overdrive ha detto...

Grazie anime!
I difetti ci sono, però è bello, quando hai aspettative limitate, essere smentito o comunque rimanere sorpreso. Anch'io non avrei dato "due lire" a questo film e invece, resterà nella mia collezione, per una prossima visione che, giustamente come hai fatto notare tu, è necessaria per chiarire alcuni passaggi... :)