martedì 2 ottobre 2007

Hajime Sorayama

Lei, robot
Nato in Giappone nel 1947, Hajime Sorayama si laurea nel 1968 presso la Chuo Art School di Tokyo, e fin dai primi anni Settanta dà inizio alla sua brillante carriera, ampiamente documentata attraverso numerose pubblicazioni e mostre internazionali. Sorayama è infatti uno dei leader indiscussi nel campo dell'arte erotica, a livello erotica mondiale. Con il solo uso del pennello e della matita realizza opere che esplorano il tema dell'erotismo incentrandolo sull’esaltazione del corpo femminile, accarezzandone le infinite varianti: dal glamour ultrapatinato allo stile retrò delle pin-up, fino alle più moderne tendenze delle donne cyborg e dell'estetica fetish di ultima generazione.
L'autore è famosissimo per le sue illustrazioni, al punto tale che è stato adottato il termine super-realismo, per definire il suo stile in un connubio di fantasia e immagini reali tanto sottile da lasciare il dubbio se le sue opere siano fotografie rese disegni. Le sue illustrazioni si differenziano in due correnti: quella che ripresenta la sensualità del corpo femminile e quella che affronta il tema della tecnologia futuribile. È naturale pensare che le due correnti spesso si fondano in rappresentazioni che pescano a piene mani dalle varie simbologie dell'erotismo, della mitologia, dalla biomeccanica e dalla fantascienza. La sua tecnica è molto raffinata: l'artista incide su fogli d'acrilico i contorni e i tratti principali del disegno, evidenziando solo alcuni particolari.
Il suo primo libro dal titolo "Sexy Robots" risale al 1983. A questo hanno fatto seguito una ventina di straordinari volumi, tra cui l’omonimo "Hajime Sorayama" (pubblicato dalla Taschen nel 1989), "Venom" (uscito nel 2004 in ben quattro edizioni e lingue diverse), fino al recentissimo "Relativision", pubblicato nel 2007.
La prima mostra personale di Sorayama si è tenuta nel 1988. Da allora, l’artista ha esposto svariate volte in Giappone, negli USA, dove nel 1996 gli fu assegnato il prestigioso premio Vargas Award, e in Germania (a Monaco e Colonia). Il 2005 ha visto la sua prima esposizione a New York, oltre all'apertura di un vero e proprio showroom dedicato interamente alla sua arte. Tra i più recenti successi di Sorayama, va anche ricordata la realizzazione per la Sony di "AIBO", il cucciolo di cane robot, oggi entrato a far parte della collezione permanente del MOMA, per il quale l'artista ha ricevuto due importanti riconoscimenti: il "Good Design Grand Prize Award" e il "Media Art Festival Grand Prize Award". Si sta concludendo proprio in questi giorni a Roma, presso la Mondo Bizzarro Gallery, la prima personale italiana di questo artista giapponese.
www.sorayama.net

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi, delle tette e dei culi! leggerò questo post
ma non oggi che sono tardi
un saluto :)

Overdrive ha detto...

A parte la fantascienza... il cinema, la musica, i libri, i fumetti...
insomma, diciamoci la verità, sono tette e culi che ... make the rockin' world go round... parafrasando i Queen di Fat bottomed girls... e poi fanno alzare l'audiens! :D

Anonimo ha detto...

Sesso con un pezzo di metallo? Sesso con aluminio e freddi robot? Sesso interstellare con umanoidi? Mah!!! Sempre sesso è...magari cambiano i profilattici, che so della Condom - Pack, parafrasando una celebre ditta di carta protettiva. In effetti qui, dove lavoro io, non si parla di sesso poiché è bandito, è peccato, io porto addirittura la lettera scarlatta perchè in una pausa proanzo mi son permesso di becciare la mia fidanzata. Le immagini sono somunque molto belle, un pò di figa in questo grigio pomeriggio...GRAZIE come sempre al MAESTRO!

Anonimo ha detto...

Vedo che il tuo blog si arricchisce ogni giorno di più ma parliamo di cose serie...
Chi è interessato a un libro su Soryama
edition Tashen???
Svendesi a soli 5 euretti!!!!!!