venerdì 28 settembre 2007

Proprio a te


Se ti dicessi che quello che stai leggendo non è un racconto, ci crederesti? Questa è una confessione… no, anzi… è molto di più. Puoi ritenerti un privilegiato perché almeno quando accadrà, saprai qualcosa in più degli altri.
Lo so che stai pensando che è solo una trovata stilistica e, probabilmente, nemmeno tanto originale, ma è proprio questo il bello. Posso dire tutto quello che voglio, tanto chiunque penserà ad un banale racconto. Solo io so qual è la verità… in ogni caso la mia coscienza resterà pulita e queste righe si confonderanno tra milioni di altre sparse nella rete, tra una miriade di siti come questo. È il mio piccolo potere. Ti piacerebbe sapere che mentre scrivo, i miei polpastrelli stanno insozzando di sangue la tastiera… è scuro, sai? Più scuro del rosso che avevo immaginato. E poi, lo sai che sensazione ti da, stringere un cuore tra le mani e sentirlo ancora pulsare, spremerlo al punto da farlo scoppiare? No, cosa vuoi sapere tu… continua pure a leggere al sicuro nella tua cameretta o nel tuo ufficio… attento però che il capo non se ne accorga! Ti senti così estraneo agli orrori del mondo… cosa vuoi che capiti, proprio a te?! Sai cos’è un’altra cosa divertente? Anche lo stronzetto che se ne sta qua per terra col torace aperto in due, pensava la stessa cosa, qualche attimo prima… Credi che sia un mitomane? Un pazzo? Un semplice maniaco? No… io sono qualcos’altro, sono materia generata dalla tua stessa mente. Sono qua, scorro tra i cavi, sotto i tasti, tra i pixel. Credi che sia facile vivere così? Che sia possibile per un essere umano? Continui a non prendermi sul serio, lo so… è inutile che fingi di essere interessato!
Vuoi vedere che ora cambi idea?!
Dai, girati...

Componimento di Davide Battaglia (agosto 2004)
Finalista al concorso “300 parole per 1 incubo” - 3a edizione - www.scheletri.com

11 commenti:

Clock ha detto...

Grande Dave!
Cavoli, peccato l'abbia letto alle 5 del pomeriggio... Leggerlo al buio delle intense nottate 'internettiane'.... brrrrrrrr
Clock

Overdrive ha detto...

Grazie Carlo!
Come vedi ho un animo abbastanza horror (come te) e un passato poco raccomandabile!
Lol
:D
Dave

Anonimo ha detto...

Urca, c'ho un pò d'ansia... fammi accendere la luce e dare una controllata in giro che è meglio!

Ciao Dvd

Overdrive ha detto...

Ciao Ge! Grazie per essere passato di qua... attento comunque quando premi l'interruttore...

Lol

Anonimo ha detto...

Ottimo caro ragazzo, molto bene. Perchè non un libro? In poche righe hi saputo comunicare uno stato d'ansia mica da poco. Sono i racconti che più amo dove il mostro non si vede...dove il mostro è nella tua mente, ancora in embrione che cresce piano piano nutrendosi delle tue paure e della tua immaginazione. Tutti noi ne abbiamo almeno uno, c'è chi ne ha anche di più, li tiene a bada, ogni giorno cercando di ingabbiarli nella quotidianità, nelle abitudini, ma poi, quando anche un piccolo meccanismo si rompe, possono uscire...e chissà cosa può accadere.
Ciao e complimenti
Paolo

Overdrive ha detto...

Grazie Paolo, si è proprio vero quello che dici... pensa se si dovesse rompere qualche meccanismo nella mente dello zio... o anche del suo nipotino... meccanismi già di loro non proprio effecienti al 100% (usando un eufemismo)... non oso immaginare cosa potrebbe accadere... al peggio non c'è mai fine!
Ciaoooo

Unknown ha detto...

Questo non l'avevo letto...
Figo!
Rende bene l'idea del "mostro dentro".
Chi non lo cova?
Forse ancora di più chi crede di essere totalmente estraneo a queste cose.
Bello, dico davvero. Mi è piaciuto un sacco.

Overdrive ha detto...

Grazie alex!
Questo racconto è il miglior risultato che ho ottenuto al 300 parole del buon scheletri...
E' del 2004 e l'ho postato perché rileggendo alcune delle vecchie cose che ho scritto è una delle pochissime che, ancora oggi, riscriverei allo stesso modo...
grazie ancora!
ciauz

Simone ha detto...

Bellissimo... io mi sono girato, fortuna che non c'era nessuno ^^

Simone

Anonimo ha detto...

non so chi tu sia simone, ma due cose le abbiamo in comune il nome e......anche io mi sono girata quando l'ho letto.
e per te amore che dirti se non per l'ennesima volta non sprecare il tuo talento scrivi, scrivi,scrivi,scrivi, scrivi;
magari qualcosa di più lungo tanto da tenermi con il fiato sospeso per un centinaio di pagine.

Anonimo ha detto...

IL POVERETTO IN TERRA POTEVA ESSERE IL MIO........CAPO...INVECE NO....GIRANDOMI CE LO AVEVO IN PIEDI ALLE MIE SPALLE....UN SOGNO AIME'
CHE BRAVO DAVE...BY T...A VERY VERY ANONIMOUS